Contropulsazione aortica con palloncino e dimensioni dell'infarto in pazienti con infarto del miocardio anteriore acuto senza shock ( 2011 )


La contropulsazione aortica con palloncino è un’aggiunta alla rivascolarizzazione nei pazienti con shock cardiogeno e riduce la dimensione dell’infarto miocardico quando effettuata prima della riperfusione in modelli animali.

È stato condotto uno studio per determinare se il posizionamento del dispositivo di contropulsazione aortica con palloncino prima della riperfusione in pazienti in con infarto del miocardio anteriore con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) senza shock fosse in grado di ridurre la dimensione dell’infarto.

Lo studio in aperto, multicentrico, randomizzato e controllato, CRISP AMI ( Counterpulsation to Reduce Infarct Size Pre-PCI Acute Myocardial Infarction ), ha incluso 337 pazienti con infarto acuto anteriore STEMI ma senza shock cardiogeno in 30 Centri in 9 Paesi nel periodo 2009-2011.

La contropulsazione aortica con palloncino è stata iniziata prima dell’intervento coronarico percutaneo e proseguita per almeno 12 ore ( contropulsazione aortica con palloncino più intervento coronarico percutaneo ) versus il solo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario.

Le principali misure di esito erano la dimensione dell’infarto espressa come una percentuale di massa ventricolare sinistra e misurata con risonanza magnetica cardiaca effettuata 3-5 giorni dopo intervento coronarico percutaneo.
Gli endpoint secondari comprendevano la mortalità per tutte le cause a 6 mesi, le complicanze vascolari e il sanguinamento maggiore a 30 giorni.

Il tempo mediano dal primo contatto al primo dispositivo coronarico è stato di 77 minuti ( intervallo interquartile, da 53 a 114 minuti ) per il gruppo contropulsazione aortica con palloncino più intervento coronarico percutaneo versus 68 minuti ( intervallo interquartile, da 40 a 100 minuti ) per il gruppo intervento coronarico percutaneo da solo ( P=0.04 ).

La dimensione media dell’infarto non ha mostrato differenze significative tra i pazienti del gruppo contropulsazione aortica con palloncino più intervento coronarico percutaneo e in quelli sottoposti a sola procedura PCI ( 42.1% vs 37.5%, rispettivamente; differenza di 4.6%, P=0.06; differenza imputata di 4.5%, P=0.07 ) e in pazienti con punteggi del flusso discendente prossimale anteriore sinistro Thrombolysis in Myocardial Infarction di 0 o 1 ( 46.7% vs 42.3%, rispettivamente; differenza di 4.4%, P=0.11; differenza imputata di 4.8%, P=0.08 ).

A 30 giorni, non sono emerse differenze significative tra il gruppo contropulsazione aortica con palloncino più intervento coronarico percutaneo e gruppo intervento coronarico percutaneo da solo per complicanze vascolari maggiori ( 4.3% vs 1.1%, rispettivamente; P=0.09 ) e sanguinamento maggiore o trasfusioni ( 3.1% vs 1.7%; P=0.49 ).

A 6 mesi, l’1.9% dei pazienti nel gruppo contropulsazione aortica con palloncino più intervento coronarico percutaneo e il 5.2% nel gruppo intervento coronarico percutaneo da solo sono deceduti ( P=0.12 ).

In conclusione, tra pazienti con infarto STEMI acuto anteriore senza shock, la contropulsazione aortica con palloncino più intervento coronarico percutaneo primario rispetto alla sola procedura PCI non ha prodotto una riduzione della dimensione dell’infarto. ( Xagena2011 )

Patel MR et al, JAMA 2011; 306: 1329-1337


Cardio2011



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